Domande Frequenti

Cosa significa il termine Osteopatia?

Di primo acchito l’etimologia della parola Osteopatia sembrerebbe derivare dal greco Ostéon ossia osso e Pathos ossia sofferenza/patologia, ma più probabilmente era nelle intenzioni del suo fondatore, lo statunitense Andrew Taylor Still, far derivare il suffisso dal termine anglosassone Path che significa percorso/sentiero, per indicare che per raggiungere la salute bisogna seguire il “sentiero dell’osso”, o meglio della mobilità ossea.

In effetti, oggigiorno, l’osteopata si interessa non solo alla mobilità ossea ma più in generale alla mobilità dei costituenti del sistema somatico ossia del tessuto connettivo presente nel corpo umano (ossa, aponeurosi, dura madre meningea, legamenti, ecc.).

Quanto dura una seduta osteopatica?

Tra i 45 ed i 60 minuti.

Come deve vestirsi il paziente?

Durante l’esame obiettivo ed il trattamento il paziente è vestito preferibilmente dei soli indumenti intimi in maniera tale da facilitare l’osservazione e l’ascolto manuale dei tessuti da parte dell’osteopata.

Cosa vuol dire manipolare?

Significa trattare con le mani il tessuto connettivo (ossa, fasce, legamenti, tendini, ecc.), ed il tessuto muscolare, in maniera sempre rispettosa dei tessuti e della psiche del paziente.
L’osteopata tramite la manipolazione libera le zone più rigide, ristabilendone la mobilità.

Le manipolazioni sono dolorose?

Qualunque sia la tecnica utilizzata questa dovrà sempre essere indolore e rispettosa della struttura e della psiche del paziente.

L'osteopata può prescrivere farmaci?

Assolutamente no a meno che non sia anche un medico.

L'osteopata necessita di esami strumentali?

L’ osteopata in casi selezionati potrebbe aver bisogno di indagini strumentali (radiografie, risonanza magnetica, esami di laboratorio, etc.) anche per una diagnosi di esclusione ossia per capire se il paziente è di sua competenza o di competenza medica.

Come si diventa osteopati?

Ad oggi frequentando un iter formativo presso una scuola che risponde ai criteri europei (convalidati dal Registro degli Osteopati Italiani).
Questi criteri a loro volta sono aderenti alle Linee guida per la formazione in osteopatia definite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità il 9 novembre del 2010.

Allo studente, superati tutti gli esami, dopo aver sostenuto l’esame di abilitazione di fronte ad una Commissione esterna, e la discussione di una tesi specifica in osteopatia, viene conferito il titolo di Osteopata D.O. ossia Diplomato in Osteopatia.

È necessaria la prescrizione medica per una seduta dall'osteopata?

Nel documento Scope of Osteopathic Practice in Europe redatto dalla European Federation of Osteopaths pubblicato nel 2010 l’osteopatia viene definita come segue: “La Medicina Osteopatica è una professione di assistenza sanitaria di primo contatto (primary contact healthcare profession) che diagnostica e tratta le disfunzioni della mobilità dei tessuti corporei che influenzano lo stato di salute”.

Ciò significa che non bisogna rivolgersi ad un medico per poter essere trattati da un osteopata anche perchè l’osteopata svolge primariamente una attività di tipo preventivo per la salute ossia in una fase preclinica in cui sono presenti disturbi funzionali. Sarà lo stesso osteopata a consigliare al paziente di farsi visitare da un medico qualora pensasse che il caso non sia di sua competenza.

Quante sedute sono necessarie e con quale frequenza?

Il numero di trattamenti può dipendere da una molteplicità di fattori quali l’età, lo stato generale di salute, lo stile di vita del paziente. In linea generale disturbi recenti si risolvono entro tre sedute mentre condizioni croniche richiedono un maggior numero di sedute. Solitamente tra una seduta e la successiva intercorrono all’incirca tra i 7 ed i 15 giorni per lasciare che l’organismo del paziente elabori e reagisca all’informazione datagli dall’osteopata.

Si può andare dall'osteopata a qualunque età?

Assolutamente si. Che sia neonato, adulto o anziano l’osteopata ha la professionalità per gestire i disturbi funzionali di qualunque fascia d’età.

Durante la gravidanza si può venire trattati dall'osteopata?

Si. Durante la gravidanza nella donna si verificano importanti modificazioni anatomiche e fisiologiche. Può capitare che in qualche distretto corporeo la struttura non riesca ad adeguarsi a queste modificazioni causando nella donna una situazione di disagio fisico e/o psichico.

L’ osteopatia può aiutare le donne incinte in disturbi quali: dolori alla schiena, disturbi gastrointestinali, difficoltà nella circolazione, cefalea, alterazioni dell’umore e del ritmo sonno-veglia, ecc..

Insomma l’osteopatia può aiutare la donna a recuperare quell’equilibrio e quel benessere che consentiranno a lei di vivere una gravidanza serena ed al suo bambino di crescere in un’ambiente confortevole.